L’anno prossimo in America si potrebbe cominciare a consumare il latte delle mucche clonate e nel 2004/2005, le carni dei loro vitelli.
In uno studio effettuato dagli scienziati della National Academy of Science (Nas) si è riscontrata preoccupazione ed allarme per la manipolazione genetica di pesci ed insetti ma meno problematica è risultata la clonazione di animali da fattoria che vengono “copiati alla lettera”: riprodotti quindi senza modificazioni nei geni. Alcune vacche clonate sparse sul territorio americano stanno gia' producendo latte, ma gli allevatori non l'hanno ancora messo in vendita a causa di una richiesta informale della Food and Drug Administration (Fda) - l'agenzia federale che vigila sui farmaci e sulla catena alimentare – che dovrebbe a sua volta emettere una decisione entro la fine dell'anno.
Gli ambientalisti, gia' in allarme, temono per la sorte delle bestie clonate e delle loro madri surrogate e, son convinti, che la trasformazione della clonazione in routine possa procurare sofferenze su larga scala agli animali. (fonte: ANSA)
